La prima volta che ho sentito parlare di leadership inclusiva è stato nel discorso di Federica Marchionni, una delle speaker, mentre stavo partecipando ad un forum sulla leadership.
Da lì, approfondii l’argomento leggendo il suo libro che rappresenta l’applicazione pratica di questa visione di leadership alla sua carriera professionale.
La leadership inclusiva non è solo femminile
Ci tengo a fare una precisazione per non correre il rischio di essere frainteso.
Ho una grandissima ammirazione e rispetto per le donne. In ambito personale, ma soprattutto professionale, ritengo che molte di esse non abbiano la considerazione che meritano di avere.
Non ho citato a caso Federica Marchionni, ex Presidente USA di Dolce & Gabbana, ex manager di Ferrari, Samsung, Ericsson nonché prima donna a guidare una società quotata a Wall Street. L’ho presa come esempio perché penso sinceramente che sia un modello a cui ispirarsi, per tutti e tutte.
Tuttavia, di leadership inclusiva sento parlare solo le donne e in riferimento alle donne. Perché?
Personalmente credo che la leadership inclusiva non sia femminile o maschile, bensì sia una leadership al passo coi tempi.
Secondo una ricerca di Harvard sulla leadership inclusiva, i team con leader inclusivi hanno:
- + 17% di probabilità di avere prestazioni elevate,
- + 20% di probabilità di prendere decisioni migliori per il business,
- + 29% di probabilità di avere comportamenti collaborativi.
Inoltre, un miglioramento nella percezione dell’inclusione del 10% nella propria azienda aumenta la presenza al lavoro di quasi 1 giorno all’anno per dipendente, riducendo il costo dell’assenteismo.
Secondo il rapporto McKinsey “Why diversity matters” le aziende caratterizzate da maggiore diversità hanno il 35% di probabilità in più di ottenere migliori risultati.
Chi è il leader inclusivo?
Un leader inclusivo dà valore alla “diversità” riconoscendovi un fattore di crescita all’interno di un contesto professionale aperto e collaborativo.
Quali sono i tratti distintivi che caratterizzano un leader inclusivo?
Un leader inclusivo mostra un impegno autentico e concreto verso la diversità e l’inclusione.
I leader inclusivi considerano la diversità una risorsa che, adeguatamente valorizzata, consente di arricchire i team di lavoro di molteplici punti di vista, competenze ed esperienze. Questo li porta anche a combattere i pregiudizi, assicurando parità e meritocrazia.
I leader inclusivi dimostrano una mentalità aperta e una profonda e genuina curiosità per gli altri, ascoltano senza giudicare e cercano con empatia di capire chi li circonda.
Un leader veramente inclusivo è attento alla cultura degli altri e si adatta al contesto con l’obiettivo di acquisire una pluralità di punti di vista e pensieri.
I leader inclusivi sanno dare potere e responsabilità agli altri, prestano attenzione alla diversità di pensiero e alla sicurezza psicologica e si concentrano sulla coesione del team.
Infine, un leader inclusivo cerca di migliorarsi sempre, anche attraverso il contributo degli altri.
Conclusioni
Dai dati emerge chiaramente come un’azienda che voglia realizzare il pieno potenziale dei suoi dipendenti, debba agire per creare luoghi di lavoro sicuri e inclusivi, in cui ciascuno possa realizzarsi.
La leadership inclusiva va praticata ogni giorno e accompagnata da azioni tangibili.
Purtroppo, sono ancora solo le donne a parlarne e finché ne parlano, ben venga!
Ma la leadership inclusiva dovrebbe essere una visione condivisa da tutti e da tutte le leader, che siano uomini o donne, perché l’obiettivo di ogni imprenditore e manager rimane lo stesso: migliorare la performance aziendale!
Per farlo è necessaria una leadership inclusiva.