In questo articolo voglio parlarvi dei comportamenti degli imprenditori nelle situazioni di crisi.
Allora se ci accontentiamo di una definizione standard, lo stato di crisi di un’impresa viene definito in relazione allo stato di insolvenza. In chiave aziendale le crisi si presentano quando vengono meno le condizioni di equilibrio economico e finanziario dell’impresa, compromettendo la continuità aziendale.
Se questa definizione è sicuramente condivisibile, credo anche che la crisi sia uno stato mentale, come la paura.
Intendiamoci, non intendo minimizzare le condizioni esterne di mercato. Queste possono essere oggettive come quelle legate alla pandemia da COVID, ma è anche vero che ad ogni modo le difficoltà ci devono spingere ad affrontare cambiamenti necessari per ristabilire la nostra competitività.
Quali sono i momenti critici per un’azienda?
In primo luogo, la parte commerciale e di vendita. Spesso gli imprenditori investono più risorse per cercare nuovi clienti piuttosto che coltivare quelli esistenti.
Quando le vendite decrescono, se ne attribuisce il motivo alla “crisi” – come fosse un soggetto fisico.
E questo tocca il secondo punto critico che sta nella mancanza di una pianificazione strategica a monte: un processo che parte da ciò che sono e voglio realizzare e passa attraverso una pianificazione economica (budget) dalla quale scaturiscono azioni operative e rispetto al quale è necessario confrontarsi periodicamente attraverso un’efficace sistema di Controllo di Gestione che include report ed indicatori atti a rappresentare in sintesi la performance aziendale.
Il processo di pianificazione strategica è una parte fondamentale nel processo di crescita di un’azienda.
Ecco quale dovrebbe essere il ruolo dei manager
Il loro compito più importante è quello di rendere esecutivo il piano, assicurando il rispetto dei budget che si riflettono su tutte le aree aziendali (vendite, risorse umane, produzione, etc.).
Ho usato il plurale perché esistono tanti budget che convergono in quello che si definisce master budget. Questo perché il budget non è solo economico ma anche finanziario e patrimoniale. Queste corrispondono alle 3 metriche per misurare le performance di un’azienda.
Il management deve presidiare questa parte per prevenire criticità originate da cause esterne.
La crisi che stiamo vivendo in questo 2020 è determinata dal cambiamento di un modo di lavorare.
Lo smart working, ad esempio, è una modalità che non piace a tutti, forse perché da una parte costringe i lavoratori a lavorare per obiettivi e i datori di lavoro a pensare di non avere controllo mentre il controllo lo possono comunque avere, misurando i risultati!
Poi c’è un motivo che appartiene a tutte le crisi ovvero la necessità di cambiamento. La resistenza al cambiamento infatti diventa, purtroppo, un alleato della crisi.
Le 4 caratteristiche di un manager al tempo del covid-19
- – Apertura al cambiamento
- – Capacità di mettersi in discussione
- – Saper riconoscere le opportunità nelle difficoltà che incontra
- – Ispirare con l’esempio